La scienza dei supereroi
Fisico ed esperto di telerilevamento dell’EURAC, Bartolomeo Ventura ha una passione (nemmeno tanto segreta) che si porta con sé fin da quando era piccolo: i supereroi! Grazie alla Lunga Notte della Ricerca di Bolzano ha trovato il modo di unire questo passatempo con il suo lavoro: in dialogo con il conduttore TV Patrizio Roversi racconterà la scienza che c’è dietro ai poteri straordinari dei personaggi di fumetti, cartoni e film.
Non solo atomi, forze, particelle… sei anche appassionato di supereroi. Quando inizia questo tuo amore?
Bartolomeo Ventura:Erano i primi anni Novanta e io avevo circa 10 anni, mi ricordo che rimasi affascinato dai film di Superman con Christopher Reeve e da Batman: sono questi i primi supereroi che ho conosciuto. Poi sono arrivati Spiderman e gli X-Men, i fumetti e i cartoni animati. Oggi non mi perdo un’uscita dei nuovi film di supereroi e li colleziono in DVD.
Qual è il tuo supereroe preferito?
Ventura: Direi l’incredibile Hulk! Innanzitutto perché il personaggio di partenza è un fisico…come me. Poi perché è un supereroe atipico: è uno dei pochi che vorrebbe liberarsi del proprio superpotere, che lo sente come un peso, non come un’opportunità. Ma purtroppo non riesce a sfuggire a questo suo essere speciale!
Quindi Hulk da fisico è diventato supereroe… ci sono altri personaggi legati in qualche modo al mondo della scienza?
Ventura: Molti! Tony Stark, vero nome di Ironman, ad esempio è un genio dell’elettronica. Flash è un perito della polizia scientifica. Charles Francis Xavier, detto Professor X, è un‘autorità nel campo della genetica. Dei Fantastici 4: Mister Fantastic, la Donna Invisibile e la Cosa sono degli scienziati.
Perché, secondo te, molti scienziati finiscono per diventare in queste narrazioni dei supereroi?
Ventura: Sinceramente non lo so, ma è una cosa che accade spesso. Forse perché si suppone che siano persone capaci di gestire un potere così grande, mi viene da pensare…
C’è un superpotere che oggi è diventato realtà grazie alla tecnologia?
Ventura: Ci sono esempi molto belli, che racconteremo insieme a Roversi durante lo spettacolo della Lunga Notte della Ricerca. Ve ne anticipo uno: Tempesta! Figlia di una principessa di una tribù del Kenya e di un giornalista americano, questa supereroina dei Fantastici 4 è in grado di manipolare a suo piacimento gli agenti atmosferici, usando così pioggia e fulmini come un’arma. Ebbene sapete che ne negli USA esiste una società privata, la Weather modification Inc., che fornisce su richiesta tutta la tecnologia per far piovere artificialmente?! Si adopera in questo caso lo ioduro d’argento…mentre in Tempesta il potere magico è ereditato dai suoi antenati…
Un superpotere che ora è fantascienza, ma che in un non lontano futuro potrà essere realtà…
Ventura: Quello di Magneto, che sfrutta i campi di forza ad onde elettromagnetiche per lievitare. In California stanno costruendo il primo tracciato di Hyperloop, un treno che viaggerà a 1200 km/h grazie alla levitazione magnetica.
Ultima domanda d’obbligo… il superpotere che sogni di avere?
Ventura: Tanti! Troppi… sai quanto sarebbe utile se nel mio lavoro di ricercatore avessi la velocità di Flash, la superintelligenza di Superman e il potere rigenerante di Wolverine?
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